Editto delle Adozioni
L'adozione nei Territori della Contea di Erik
L'adozione
è la procedura legale che consente di ovviare ad una situazione di
abbandono di un minore d'età, che sia esso privo di uno o di entrambi i
genitori e/o tutori, permettendogli di entrare a far parte di una
famiglia che provveda alla sua cura, istruzione e mantenimento.
Essa è
concessa a tutti quei cittadini che abbiano almeno raggiunto l'Araldica
di Sir/Milady e che quindi possano vantare una storia in queste Terre
(in caso di coppie farà fede l'Araldica più alta).
Adottare significa
scegliere di essere pienamente padri e madri di un figlio che non è
biologicamente proprio, portatore di una propria storia dolorosa, a cui è
venuto meno l'affetto e che porta con se il senso doloroso
dell'abbandono e, in virtù di questo, si potrà procedere a concedere il
nulla osta solo in quei casi in cui nessun dubbio aleggi sulla
richiesta.
Proprio in virtù della dolorosa situazione in cui può
trovarsi un minore, abbandonato e privo di una famiglia che possa
provvedere alla sua crescita e al suo mantenimento, nei Territori del
Conte Erik Santi, l'adozione è estesa anche a singoli soggetti, non
quindi uniti da vincolo matrimoniale con altra persona o coppie legate
da unione duratura e consolidata seppur non ci sia vincolo matrimoniale
che li leghi, che ne possano far richiesta, stante che essi siano mossi
da giusta motivazione e capaci di provvedere - in ogni aspetto - al
benessere dell'adottato.
Nella sua magnanimità e lungimiranza, il
Conte Erik Santi, acconsente di buon grado a che si possa concedere, a
coppie regolarmente unite in matrimonio o a cittadini singoli,
l'adozione di quei soggetti "deboli" che si trovano nelle condizioni di
abbandono fisico, morale e materiale, ma essa non dovrà mai essere
concepita con leggerezza e le motivazioni che portano alla richiesta,
dovranno essere chiare e inconfutabili. L'adottato dovrà essere sempre
tutelato anche successivamente all'adozione, avendo cura di
supervisionare che il suo vivere sia sereno, che goda di tutte le
comodità e che sia amato e curato come ci si aspetta che succeda nei
riguardi di un figlio che si ama.
La richiesta di adozione dovrà pervenire ad uno dei Giudici della Corte di Erik, che - avendo ben chiaro che in questi casi il "vero cliente" è il minore, della cui tutela si farà pieno carico - si accerterà che:
- non vi siano pendenze a carico del richiedente e/o richiedenti;
- della sua condizione economica e lavorativa;
- delle motivazioni che lo/li spingono alla richiesta;
- della sua capacità educativa.
Risulteranno
soggetti adottabili tutti i minori abbandonati e privi di famiglia, o
anche famiglie in cui uno dei due genitori sia venuto a mancare, in
custodia provvisoria presso istituti di accoglienza o persone
caritatevoli.
In caso di dubbi, a discrezione del Giudice che curerà
il procedimento, si potrà procedere anche ad un periodo di affido
provvisorio, durante il quale si procederà a controllare,
periodicamente, il benessere del minore e l'inserimento nella nuova
famiglia.
Non ci stancheremo di sottolineare che mai, e per nessuna ragione, si dovrà prendere con leggerezza una richiesta di adozione e che, sopra ogni altra cosa, il benessere, la tranquillità e il futuro del minore dovranno sempre essere tutelati e, per queste ragioni, a cadenza periodica - a discrezione del Giudice - ci si dovrà aggiornare sulle condizioni del minore, verificando che le condizioni che hanno portato a concedere l'adozione siano ancora valevoli e garantite.
L'adozione di maggiori di età nei territori del Conte Erik
Stante
quanto esposto nella precedente appendice su ciò che reputiamo con il
termine "Adozione", essa può essere estesa anche a soggetti maggiorenni
che si trovino nelle condizioni di voler creare, con il soggetto che ne
fa richiesta adottiva, un legame familiare e affettivo duraturo.
In
questi casi dovrà essere accertato che ci sia volontà da parte
dell'adottato di voler riconoscere il richiedente, o i richiedenti, come
genitore/i, che esso sia capace di provvedere autonomamente al suo
sostentamento, salvo il successivo ausilio da parte di chi adotta, che
non ci siano secondi fini, nè da parte di chi richiede di adottare e nè
da parte di chi viene adottato, che potrebbero portare a illeciti sia di
natura penale che civile, di cui riportiamo degli esempi:
- tentativi di estorsione ai danni del patrimonio dell'adottante;
- tentativi di sottomissione morale e sessuale verso l'adottato;
- dubbia moralità nel legame che si va a consolidare con il procedimento richiesto;
- tentativi di appropriazione dell'eredità in caso di soggetti, i richiedenti, avanti negli anni.
Sono meri esempi, ma su cui è necessario avere la massima attenzione.
Il Giudice che riceverà la richiesta di adozione, in questi casi, dovrà essere molto attento a percepire ogni sfumatura, concedendo il nulla osta alla richiesta solo in presenza di ragioni e motivazioni degne e accertate.
ANNO XXV - Mese IX - Giorno XXVI
Firmato e sottoscritto da
Il Camerlengo del Conte Erik Abgar Ukkama
Il Giudice della Contea Caleidos Ithil`Naer
Il Giudice della Contea Araton Alcarohtar (Managerace)